La visita urologica ha come scopo quello di diagnosticare, escludere o monitorare un disturbo di carattere urologico, tra cui: incontinenza, infezioni e calcolosi delle vie urinarie, infezioni genitali maschili e femminili, prostatiti (nell’uomo),disturbi legati alle funzioni sessuali, neoplasie.
Esplorazione rettale
Nell’uomo adulto la visita urologica è accompagnata dalla esplorazione rettale, esame fondamentale per valutare le caratteristiche della ghiandola prostatica e delle vescicole seminali , al fine di raggiungere una diagnosi più precisa delle malattie prostatiche , dalle infiammazioni acute e croniche, all’ingrossamento benigno ed infine anche ai tumori. E’ un esame semplice e indolore e viene eseguito in 2/3 minuti.
Una accurata esplorazione rettale permette al medico urologo di rilevare alcuni elementi obbiettivi di estrema importanza ai fini diagnostici (volume totale della ghiandola prostatica, caratteristiche della capsula prostatica e del suo profilo, consistenza del tessuto prostatico, presenza eventuale di aree di aumentata consistenza e loro sede, ecc…) in modo da stabilire una terapia corretta e/o eventualmente consigliare, se lo ritenesse utile,ulteriori esami (ecografia apparato urinario ecografia transrettale ed elastosonografia.
Foto: http://www.studiourologicogallo.it/cancro_prostata
Psa
L’esame del PSA (Prostatic Specific Antigen) è un normale prelievo di sangue per il dosaggio di antigene prostatico specifico, una sostanza enzimatica prodotta dalle ghiandole prostatiche.
L’esame del PSA viene utilizzato da molti anni come “marcatore tumorale” del carcinoma prostatico, anche se è sempre da correlare al quadro clinico del paziente, infatti l’aumento del PSA totale non sempre rivela la presenza di un tumore, ma è un indice di malattia alla prostata (infiammazioni prostatiche, traumi, ingrossamento prostatico benigno, manovre strumentali, eiaculazione, attività fisica e sportiva intensa, alimentazione scorretta) implicando quindi ulteriori accertamenti.
ll PSA è quindi “un marcatore specifico solo dell’ organo prostatatico” perchè prodotto esclusivamente dalle cellule prostatiche , indipendentemente che siano normali , benigne , infiammate o maligne.
La conoscenza di questa proteasi è progredita ulteriormente analizzando una frazione della stessa (PSA libero) ed il suo rapporto con la quantità totale (PSAtot/PSAfree) infatti numerosi studi hanno evidenziato che i soggetti con tumore prostatico hanno valori percentuali di PSA libero più bassi rispetto a soggetti affetti da patologia prostatica benigna.
Il PSA totale viene classificato “normale” per valori inferiori o uguali a 4 ng/ml, valori riscontrabili nella maggior parte degli uomini di età compresa tra i 50 e 75 anni, ma nella clinica si possono riscontrare casi dove anche con un PSA totale inferiore e 2 ng. si osserva la presenza di cellule tumorali.
Recenti studi di screening hanno documentato che valori di PSA totale inferiore a 4 ng/ml ma con rapporto PSA libero/PSA totale inferiore a 0,18 (PSA ratio) permette, in alcuni casi di diagnosticare tumori prostatici in fase ancora iniziale, mentre molte volte anche se il PSA è superiore a 8-10 ng.ml. la prostata non è affetta da tumore. Pertanto molti molteplici e diversi fattori influenzano i valori del PSA, che aumentano facilmente in seguito ad infiammazioni alla prostata e alle emorroidi, subito dopo interventi chirurgici, dopo il posizionamento di catetere vescicale oppure dopo una intensa attività sportiva o dopo eiaculazione.
E’ consigliabile eseguire il dosaggio del PSA prima della visita urologica, rispettando alcune norme ( astensione da attività sessuale e da attività sportiva nei 4-5 giorni precedenti il prelievo di ematico ), nel caso l’esame del PSA venisse effettuato dopo la visita urologica è importante che il prelievo ematico avvenga almeno 7-10 giorni dopo l’ esplorazione rettale per evitare un valore di PSA falsamente alterato
Il dosaggio del PSA viene anche utilizzato nei controlli a distanza dopo intervento di prostatectomia radicale, nei pazienti dopo radioterapia o in corso di ormonoterapia.
Ecografia transrettale
Ecografia transrettale tradizionale: scansione trasversa. La forma della ghiandola prostatica ricorda quella della castagna
L’ecografia transrettale (Eco-TR) è in grado di fornire immagini dettagliate della prostata e del tessuto circostante. Questo esame è utile per diagnosticare patologie come l’ Ipertrofia Prostatica Benigna, Prostatiti, Cisti prostatiche o il cancro della prostata .
Prostata aumentata di volume per ipertrofia prostatica benigna (adenoma prostatico).
L’ecografia transrettale viene eseguita in seguito alla visita urologica , all’esplorazione rettale e all’esame del PSA. Il valore del PSA totale -libero, , è importante in quanto confrontando i dati ecografici (volume, peso della prostata) con il valore del PSA l’urologo può valutare il “PSA massimo atteso”, il PSA” excess” il PSA” density totale” ed il PSA” density-transizionale ”.
L ‘ecografia transrettale fornisce valori sulla ecogenicità dei tessuti (ipo-ecogeno, iper-ecogeno, normo-ecogeno o isoecogeno : oltre a numerosi altri dati utili per la diagnosi come il volume prostatico, le caratteristiche della capsula prostatica e delle vescicole seminali.
L’Ecografia-TR è un esame breve, di pochi minuti, solitamente priva di effetti secondari o a complicanze.
Elastosonografia (s.E) (s.W.E)
Ulteriore e recente approfondimento diagnostico è la elastosonografia STRAIN IMAGING ( S.E ) , e dalla elastografia SHEAR WAVE ( S.W.E ). utile completamento dell’ ecografia transrettale per ottenere modo del tutto non invasivo, dati utili e discriminanti per la tipizzazione di una area sospetta.
l’Elastografia, valuta le proprietà elastiche dei tessuti. Si propone pertanto come una tecnica di “palpazione elettronica” in grado di individuare le differenze strutturali dei tessuti, soprattutto in aree non adeguatamente valutabili con il solo esame clinico.
l’Elastosonografia è in grado di misurare l’entità della deformazione e di produrre una mappa delle differenze di elasticità dei vari tessuti esaminati. Questa mappa viene rappresentata sotto forma di immagine a colori e sovrapposta all’immagine ecografica in bianco e nero del tessuto in esame.
Considerando che normalmente il carcinoma prostatico è strutturalmente più rigido del tessuto sano adiacente, l’Elastosonografia è in grado di individuare con abbastanza precisione e attendibiltàle aree sospette che necessitano di biopsia. Il valore predittivo negativo dell’Elastosonografia è superiore al 95%, pertanto con risultato migliore rispetto al dosaggio ematico del PSA e all’Ecografia transrettale. Ciò consente di limitare il numero di biopsie inutili o comunque di ridurre il numero di prelievi bioptici, qualora la biopsia si rivelasse indispensabile ai fini diagnostici.
Biopsia prostatica
La biopsia prostatica è un esame di fondamentale importanza per la diagnosi , la tipizzazione del tumore prostatico e per la pianificazione terapeutica. Tramite la biopsia prostatica vengono prelevati dalla prostata campioni di tessuto e valutati istologicamente ai fini di una diagnosi più precisa.
I più recenti esami diagnostici di secondo livello, non invasivi , che valutano non solo la ecogenicità ma pure la visco-elasticità consentono, non solo di aumentare significativamente la possibilità di diagnosi precoce di tumore, ma permettono l’ attuazione di biopsie estremamente precise e ”mirate” esclusivamente sulle aree sospettate.
La biopsia può essere eseguita in due modi:
- via trans-rettale raggiungendo con un ago la prostatadall’interno del retto
- via trans-perineale attraverso la pelle, nella zona, detta perineo, posta tra i testicoli e l’ano.
Preparazione alla Biopsia prostatica
La biopsia della prostata è una procedura che può essere eseguita in ambulatorio, con anestesia locale, ma è possibile avvertire un leggero dolore nel corso dell’esame .In tutto l’esame non dura più di 15-20 minuti,.
Almeno cinque giorni prima dell’esame è necessario sospendere i farmaci che interferiscono con la coagulazione: se occorre, il medico li sostituirà con eparine a basso peso molecolare da iniettare sottocute.
E’ necessario eseguire una terapia antibiotica di profilassi 24 ore prima di sottoporsi alla biopsia. È previsto, inoltre, l’esecuzione di un clistere per pulire il retto prima di sottoporsi all’esame. Dopo l’esecuzione della biopsia è opportuno un periodo di osservazione di circa un’ora per sorvegliare la comparsa di eventuali complicazioni immediate.
Una biopsia della prostata è associata a frequenti complicanze immediate:
- Sangue dal retto (rettorragia) e Sangue nelle urine (ematuria) per i primi giorni,
- Sangue nello sperma (emospermia), fenomeno che può persistere per diverse settimane
- Disturbi urinari, o peggioramento dei sintomi urinari. Nei casi più gravi è talvolta necessario introdurre un catetere a dimora vescicale
- Complicanze infettive con comparsa di febbre alta.
È consigliabile astenersi dall’attività sessuale per la settimana successiva all’esame. Per il resto si può riprendere subito la vita normale.
Esame delle urine
L’esame delle urine è un esame di routine solitamente prescritto dal medico per valutare lo stato generale di salute del paziente, di alcune classi di lavoratori e per controllare l’idoneità sportiva di un atleta.
Viene sempre prescritto in presenza di patologie, di dolori addominali, bruciori o dolori durante la minzione, o prima di un intervento chirurgico.
Il campo di indagine offerto dall’analisi delle urine è molto vasto ed articolato; in alcuni casi vengono diagnosticate patologie a carico dei reni e delle vie urinarie, , ma le indagini possono evidenziare anche la presenza di malattie sistemiche o sostanze tossiche (es. diabete, infezioni, epatopatie, ecc.). Pertanto è sempre opportuno ed indispensabile far valutare i risultati delle analisi dal proprio medico curante o dallo specialista di riferimento.
L’esame urine, “standard”, comprende sia l’esame chimico fisico che l’esame microscopico del sedimento. Per questo esame è sufficiente, in genere, un campione di 10 millilitri di urina.
Al fine di non alterare i risultati delle analisi è importante che l’urina venga raccolta in recipienti sterili di plastica che si possono acquistare in farmacia, mantenuta al fresco, fino al momento dell’esame, curare la propria igiene intima, e normalmente raccogliere l’urina della mattina a digiuno.
Esame Urine 24 ore. Le urine di un’intera giornata vengono raccolte in un contenitore di 2.5 litri reperibile in farmacia per essere analizzate. È un’indagine che fornisce informazioni sulla quantità totale di urine prodotte giornalmente e sull’ escrezione giornaliera di singole sostanze come proteine, elettroliti oppure amminoacidi secondo la prescrizione del medico richiedente.
L’urinocoltura è un esame diagnostico mediante coltura batteriologica che valuta la presenza di microrganismi nell’urina. Il procedimento di prelievo è esattamente identico a quello dell’esame delle urine, e solitamente sono essenziali i 5 ml di una provetta. I campioni devono essere messi in coltura all’istante, diversamente i microrganismi potrebbero moltiplicarsi.
Le informazioni presenti in questa pagina non sostituiscono il parere del medico.